I Castelli di Cannero sono uno tra i simboli più conosciuti del Lago Maggiore. Ora ruderi affascinanti, decantati da scrittori e riprodotti da incisori e pittori, i Castelli di Cannero sono patrimonio comune condiviso fra tre terre verbanesi (Lombardia, Piemonte e Ticino) e fra due stati (Italia e Svizzera).
I due maggiori dei tre isolotti, minuscolo arcipelago verbanese, nel corso della storia hanno richiamato gente disposta a porvi dimora: gente desiderosa di trovarvi sicurezza, gente con l'ambizione di farne una rocca imprendibile. Per questo, nel corso di poco meno di un secolo e mezzo, tra inizio Quattrocento e metà Cinquecento hanno assistito a due diverse esperienze di insediamento.
Nel XV secolo la fortezza "Malpaga" servì da piccolo e "cattivo" arnese bellico alle ambizioni politiche e autocratiche dei cinque fratelli cannobiesi Mazzarditi.
Nel XVI secolo il secondo insediamento si ebbe con la "Vitaliana", fortezza-residenza fatta costruire dal nobile milanese Ludovico Borromeo nel 1519.
Quelli che ora si vedono sono i ruderi della Vitaliana, mentre nulla più resta della precedente fortezza. Attualmente sono in corso dei lavori di restauro e si possono ammirare dal lago con possibilità di mini crociere in battellino o con catamarano ad energia solare.